sabato 11 luglio 2009

Antonio Gramsci e l'arte contemporanea.

"E allora apriamo gli occhi.
Per esercitare il suo dominio, la borghesia, non ha sempre bisogno della coercizione, della violenza legale, del terrorismo di stato, come in Italia oggi.
Per imprigionare milioni di teste usa armi più sottili.
Da secoli ci ha persuaso e continua a persuaderci ogni giorno, che i suoi valori sono valori assoluti: famiglia, educazione, rapporti di lavoro, metodi di lotta politica.
L'ideologia borghese ha una risposta pronta per tutto, ed è una risposta capace di convincere, di assicurare il consenso, ma si, spontaneo, proprio di quelli che sono sfruttati, che sono anche ingannati nei sentimenti, nelle idee, fino al punto di sostenere il dominio dei loro stessi nemici.
L'egemonia della classe borghese, noi la respiriamo quotidianamente, come l'aria, è diventata senso comune nella coscienza di milioni di individui, ecco perchè prima ancora di conquistare il potere, prima, e non dopo, una classe rivoluzionaria deve diventare classe dirigente. Deve esercitare la sua egemonia per sottrarre alla classe borghese tutto un blocco di forze sociali.
Come? Strappando via via di dosso alle masse, anche le più arretrate, vecchie idee, pregiudizi, timori secolari, la fiducia e l'ossequio verso i gruppi dominanti.
Lo stato parlamentare al di sopra delle classi!
Il pricipio sacro della proprietà privata!
Questo è il cemento usato dal borghese per imprigionare milioni di teste.

Questo processo di egemonia oggi lo fanno tutti quelli che sono alla direzione nelle fabbriche, nelle banche, nella stampa, e ora anche alla radio; gli sceinziati, i preti. Per imporre alle masse idee e principi che fanno comodo alle classi dirigenti."

Antonio Gramsci.