venerdì 23 marzo 2007

INVISIBILI.

Come fare a spiegarlo?

Siamo invisibili!

Tutti!

Siamo andati forse oltre il non avere differenze tra classi sociali.In una piazza appena trenta anni fa credo fosse possibile a prima occhiata distinguere un fascista da un anarchico.Un operaio da un figlio di papá.Un banchiere da un idraulico.Poi la differenza si é cancellata.Conosco persone che dopo venti anni di amicizia con lo stesso gruppo con cui uscivano hanno scoperto che la pensavano politicamente in tutt'altro modo rispetto a come si immaginavano.Ora invece siamo andati oltre anche a quello.Siamo completamante invisibili!Vorrei che Primo Levi mi perdonasse se dico che almeno nei campi di concentramento davano un numero ai reclusi. Perdevano la loro identitá di esseri umani per subirne una da bestie.Oggi siamo ancora meno.Senza numero, senza colore, siamo massa invisibile.Si lo so é un'eresia ma accettate almeno l'idea se il paragone non vi é piaciuto.Chi ci manipola non ci da nemmeno un nome; ebrei, negri, sovversivi, omosessuali, malati mentali erano i nomi che davano a chi veniva emarginato e soprattutto sfruttato.Oggi siamo solo in balia di un gruppo di potenti che gestisce le nostre vite per il loro singolo tornaconto, a costo di distruggere nazioni intere.Non importa fare la guerra per colonizzare o conquistare; basta una rivista di moda o di pettegloezzi.Basta un asocietá in cui lúnico Dio é il consumo. Ed il sonsumo di merce diventa consumo di identitá. Quella che non abbiamo piú; che difficilmente riusciamo a difendere proprio perché non abbiamo idea di dove trovarla ora.Siamo invisibili; e figurarsi che c'é chi ancora fa distinzioni di razza.