lunedì 28 luglio 2008

İL CERCHİO Sİ STRİNGE.

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare."


-Bertolt Brecht-

mercoledì 23 luglio 2008

BIZ ERKEK DEĞILIZ


If the video is not opening go here http://www.vtunnel.com/
and search for this http://www.youtube.com/watch?v=tjQa4N8CZ1Q

Sono da sei mesi in Turchia, ad Istanbul.
In questo tempo ho visto almeno due o tre manifestazioni al mese nel centro della città!
Non enormi, non organizzatissime, ma aperte, chiare, e soprattutto libere.
A volte per der i diritti degli operai, altre volte per i dirritti delle donne, a volte di destra a volte di sinistra, a volte con gruppi di 50 persone, altre volte di 30 e altre ancora di 200 o 300.
Ma ogni volta si sente chiaramente la voglia delle persone a partecipare. Ci sono sempre persone affacciate alle finestre che fanno fotografie o applaudono.
Tanto per farvi un esempio, quando fu uccisa quell'artista che faceva autostop vestita da sposa in Turchia, ci fu il giorno dopo una manifestazione intitolata NON SIAMO UOMINI, e aperta da ragazzi con veli da sposa di colore nero. Se quell'assassino era un uomo allora noi non siamo uomini!

Molti si immaginano che sia un paese dove la libertà e la partecipazione sono bloccate e tenute in silenzio.
Il regime di polizia qui è estremamente duro e la censura si vede. E' vietato manifestare il primo maggio e i poliziotti sono particolarmente violenti quando intervengono, e circa due mesi fa, per esempio, youtube è stato chiuso dal governo per causa di alcuni filmati considerati offensivi per la repubblica turca. Nessun problema, ci sono altri siti che tolgono la censura e fanno vedere tutto.
Ma non ho mai visto la repressione di una manifestazione! Non ho mai visto scene nemmeno lontanamente somiglianti a quella di Napoli quando un gruppo che manifestava per l'emergenza rifiuti è stato fermato senza motivo, gli sono stati tolti i cartelloni ed un ragazzo ha rischiato di essere portato via per aver dello 10 parole in un megafono.
Il motivo secondo me è tanto semplice quanto eccezionale; le persone qui vogliono partecipare!
Vi immaginate in Italia una manifestazione fatta per scusarsi della morte di un ecstracomunitario data in televisione ed applaudita?
Non fraintendetemi anche qui ci sono cose che non vogliono siano dette, ma quella che è la forza e il motore è la continua partecipazione spontanea delle persone che ancora si riconoscono persone quando sono in piazza!

Quello che prima di tutto può fermare la repressione sono gesti come quello delle signore che a Napoli hanno aiutato quel ragazzo di cui parlavo, cercando di proteggerlo e non facendolo portare via.

Già mi immagino le risposte di molti!
Ma i turchi pensino ai fatti loro che hanno fatto di peggio; ma tanto la polizia quando vuole non la puoi fermare anche se ti aiutano, ma tanto... ma tanto... ma tanto...
A chi piacciono i "ma tanto..." ha già perso!

martedì 22 luglio 2008

HO TROVATO QUESTO.

`Troppo spesso il consumo di opere d’arte svolge per gli intellettuali una funzione distintiva analoga a quella delle griffe e degli status simbol per gli arricchiti, oppure una funzione consolatoria paragonabile a quella della religione per i devoti`.

lunedì 21 luglio 2008

ABBIAMO IL DOVERE DI DENUNCIARE IL VATICANO.



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