venerdì 8 dicembre 2006

I vestiti alla moda sono fascisti.
I locali alla moda sono fascisti.
Sono fasciste la maggior parte delle avanguardie artistiche degli ultimi trenta anni.
L'arte concettuale e l'informale sono fascisti.
I siti d'incontri sono fascisti.
Il circuito dei gallerie e promozioni dei giovani artisti è fascista.
L'ambiente che viene detto dello spettacolo è fascista.
Le passerelle sono fasciste.
Le facce enormi sui cartelloni pubblicitari sono fasciste.
Le pubblicità sono fasciste.
La televisione è fascista.
E' fascista, non la politica in se ma quello che rende potenti i politici.
Sono fasciste la formula uno, le motociclette e l'ambiente che sta loro attorno.
Il mistero usato per nascondere e chi nel mistero si nasconde è fascista.

Appena me ne vengono in mente altre le scrivo.Ce ne sono molte ancora ma devo essere stanco perchè non me ne vengono in mente ora.

Ma maglio far parlare chi sa cosa dire.

“L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.”

“Il nuovo fascismo non distingue più: non è umanisticamente retorico, è americanamente pragmatico. Il suo fine è la riorganizzazione e l’omologazione brutalmente totalitaria del mondo.”
-Pier Paolo Pasolini-

Il silenzio... sapere e non dire è forse molto più fascista di quanto io possa capire.

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