domenica 11 gennaio 2009

ARTE ED ETICA.

Lascio qui una lettera che ho scritto qualche giorno fa ad un critico, giornalista e blogger che sembra conoscere bene la situazione dell'arte, della politica e della informazione in Italia. Si CHiama Cristiano Lovatelli Raverino e qui trovate il suo Blog. http://www.cristianolovatelliravarinonews.com/default.asp

Avrei voluto un' opinione da molte persone, prima fra tutte Adriano Bimbi, delle cui idee cerco sempre di fare tesoro, e di molti altri miei amici che pero' il tempo e lo spazio tengono lontani da me.

Sarei molto contento di avere una risposta da tutti voi che leggete la lettera!


Gentile Signor Crisiano Lovatelli Ravarino.

Mi chiamo Claudio Cecchetti.

Probabilmente non si ricordera' di me, ma qualche tempo fa l'ho contattata via mail, per chiederle il permesso di utilizzare nel mio blog dei suoi video di Leonardo Cremonini, e ci siamo poi conosciuti di persona a Firenze alla mostra di Roberta Crocioni.

Se la disturbo ancora e' per una domanda, no anzi, per una sua opinione che vorrei riportare nel mio blog.

Ho trovato in rete una contestazione di circa una settimana fa a Vittorio Sgarbi.

Immagino lei conosca benissimo il blog di Piero Ricca e tutte le informazioni sulla fedina penale di Sgarbi. Li e' possibile trovare anche una lettera che il ragazzo fermato dalla polizia ha inviato a Ricca. Per amore di cronaca la riporto qui sotto, ma sicuramente l'avra' gia' letta. http://www.pieroricca.org/2009/01/01/sgarbi-ad-agrigento/

Da un anno vivo in Turchia, ad Istanbul, ed uno dei motivi della mia partenza dall'Italia e' stato proprio il senso di repressione continua che chiunque voglia avere un futuro degno di essere desiderato subisce.

Non staro' a farle perdere tempo con riflessioni sulla crisi della democrazia e sullo stato dell'arte in Italia, ma credo personalemtne che di atteggiamenti come quelli di Sgarbi non ne abbiamo bisogno.

Troppo spesso mi sono senito dire da amici che come me vorrebbero vivere della propria pittura, che non vedrebbero l'ora di avere anche solo poche righe scritte da lui per un catalogo o una mostra.

Certo e' comprensibile.

Non sono qui a negare le sue doti di storico o di critico; ma di solito rispondo: "uno come quello all'arte fa piu' male che bene e da lui non vorrei nemmeno una stretta di mano, figuriamoci farmi sentire lodare in una critica".

Per favore non mi fraintenda, prendo me come esempio, non per le mie capacita' artistiche ma soltanto per semplificare il discorso. Ogni atteggiamento di presunzione nei confronti di chiunque e' da me lontano.

Solitamente mi sento rispondere: "Ma che c'entrano la politica o le opinioni personali". E qui iniziano a farmi esempi, da Celine a Sironi, per dire che si puo' essere fascisti o nazisti ma fare del bene all'arte.

Personalmente credo pero' che certi paragoni non reggano.

Probabilmente la mia stessa formazione mi limita nel giudicare. Ho sempre ritenuto inevitabile il ruolo sociale dell'arte, da Hogart a Pasolini a Arnold Hauser. Un qualunque rapporto con personaggi del genere mi farebbero sentire in qualche modo complice. Sono scrupoli inutli? Magari addirittura presuntuosi?

Insomma la domada e' tanto vecchia quanto attuale: in questi casi l'etica va lasciata stare o e' invece parte del giudizio? Si puo' guadagnare dalla stima di un censore e sentirsi poi puliti e distaccati davanti ad una intera nazione che sta perdendo i suoi piu' semplici diritti? Sono un illuso, un idealista? Puo' darsi, ma credo che l'etica non si possa abbandonare in nome dell'arte. Lo so, quello del rapposto fra arte ed etica e' un discorso molto piu' ampio, e non vorrei certo banalizzarlo, ma sento impellente il bisogno di prendere una posizione! Soprattutto ora che l'Italia e' totalmente posseduta da personaggi dal passato sempre meno chiaro, o meglio dire tristemente chiaro, come Sgarbi.

Come vede non sono certo un oratore di professione, e questa lettera e' molto confusa, ma credo che lei abbia capito cosa intendo e avrei molto interesse a sapere cosa ne pensa.

Buon lavoro per il suo blog e grazie del tempo concessomi.

Le invio un cordiale saluto dalle rive del Bosforo!

A presto.

-Claudio Cecchetti-

2 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie