giovedì 8 novembre 2007

ANCORA DA NON LEGGERE

Berger in questi giorni riesc semnpre a parlarmi di quello he sto vivendo.
Ssaranno coincidenze o sarò io che voglio vederla in questo modo ma ci sono altre frasi stamattina che appaioni come se parlassero di miei pensieri.
"Di solito è sempre stto più facile alleviare il dolore che dare piacere o la felicità. L'area del dolore è più facilmente identificabile.
Con una enorme eccezione- il dolore emotivo della perdita, il dolore che rompe un cuore. Quel dolore riempie lo spazio di una intera vita. PUò essere cominciato da un singlo evento ma quell'evento aver prodotto un continuo aumento di dolore. Il dolore diventa inconsolabile.
Quindi cos'è il dolore se non rendersi conto che quello che una volta ci aveva dato piacere o felicità ci è stato per sempre portato via?
La fonte del piacere è il primo mistero."

Non volgio certo essere tanto estremo.
Queste solo le parle i Berger e non dico di esere completamente in quelle condizioni.
Ma le condivido e quello che contnuo a capire come il dolore più grande, è l'irrimediabilità. La perdita o la situazione che non può essere rimediata.
Il dolore più grande è proprio il senrtimento e la sicureza ce non ci saranno modi di riavere quello che era e che ora non c'è.

Anche se posso sembreare troppo letterario, credo sia vero ce l'inferno non è quel luogo buio di chi non ha mai avuto piacere, ma il luogo dove abita chi ha avuto il più grande piacere e sa che non lo potrà più avere.

No certo non sto vivendo situtazioni tanto dolorose, o almeno non voglio smettere di stringere i denti e lasciarmi prendere da tali convinzioni; ma quando si trovano i propri pensieri nelle parole scritte da qualcuno che più di una volta sembra abbia voluto farti vedere che non sei solo, vale la pena farlo sapere.

Nessun commento: