martedì 1 settembre 2009

Ogni periodo ha il proprio stile.

"La nostra è un'epoca di mercati- un'epoca di bazar.
Questo caratterizza il tempo in cui viviamo.
Le grandi gallerie d'arte sono soltanto luoghi di mercato. Nei quali l'arte è messa in vendita per la borghesia bramosa di acquistare.
L'arte contemporanea è sotto il giogo della peggiore congrega di capitalisti- la borghesia.[...]
Quando le gallerie d'arte saranno finalmente abolite, o verrà data loro la collocazione che meritano -il bazar dell'arte- probabilmente le mostre artistiche potranno usufruire di migliori possibilità.
Dipingere cartoline di Natale è un'occupazione orribile per un artista. Come se un musicista dovesse comporre partiture per suonatori di organetto.
I giornali scrivono. Si meravigliano che questi signori non sfornino più dipinti- perchè mai- almeno alcuni... Non è più arte. Intagli. Litografie. Incisioni.
Approposito. Le nostre gallerie d'arte hanno cominciato a riempirsi di cartoline natalizie in formato gigante. Ritenendo che un tal genere di opere conferiscano una rinomanza retrospettiva -il pittore- le gallerie traboccano di cartoline natalizie di grande metratura. Dal soffitto al pavimento.
L'arte è troppo condizionata dal commercio?
I nostri pittori preferiscono dipingere un quadro scadente piuttosto che rinunciare ad una bottiglia di champagne o a una carrozza coi relativi cavalli."


Arte e Denaro. -Edvard Much-

Ammetto di aver tolto una frase. Per amore di verità la aggiungo ora: "Comprendono meglio l'arte gli aristocratici un pò pazzi e i sovrani".

Ho ceduto alla tentazione di eliminarla dallo scritto e aggiungerla in seguito per la personale avversione che ho per aristocratici e sovrani, e per la consapevolezza di quello che questi gruppi di potere, ora come in passato, ordiscono.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

imparato molto